Dall'idea al backlog... un lavoro perfetto per ARchetipo, il kit di AgileReloaded per fare envisioning di prodotti.
Poco prima dell’estate, immersi nella bellissima cornice di Stresa affacciata sul lago Maggiore, uno dei nostri clienti ha organizzato una sessione di lavoro per mettere a punto un nuovo prodotto in fase di realizzazione. Lo scopo della due giorni era quello di trasformare quella che al momento era poco più di un’idea, in un prodotto che sarebbe stato messo in lavorazione con Scrum.
Dall’idea al backlog… un lavoro perfetto per ARchetipo, il kit di AgileReloaded per fare envisioning di prodotti.
Il lavoro è stato svolto da un nutrito gruppo di persone provenienti da varie parti d’Europa, dagli Stati Uniti nonché ovviamente dall’Italia, i quali si sono avvalsi del coordinamento dei nostri coach Giulio Roggero e Giovanni Puliti.
Nella prima fase i partecipanti sono stati raggruppati in team (con nomi dei colori) e hanno lavorato separatamente per arrivare ognuno alla definizione di un proprio prodotto da confrontare poi con quanto immaginato dagli altri.
La prima attività che è stata quella di definire macroscopicamente le caratteristiche del prodotto: a chi si rivolge, quali sono i bisogni di business che deve risolvere, quali sono le macrofunzionalità.
Per fare questo sono state utilizzati alcuni di strumenti di collaborazione molto efficaci per questo genere di lavoro, molti dei quali sono tratti dai cosiddetti innovation games. Per esempio, grazie a un lavoro ispirato al Prune the Product Game, si sono potute individuare le caratteristiche ad alto livello del prodotto:
Successivamente i vari gruppi hanno provato a immaginare in maniera più approfondita cosa sarebbe stato il prodotto: per fare questo hanno utilizzato il Product Box Game. In questo workshop i team immaginano come potrebbe essere fatta la scatola che conterrà il prodotto finito per esporlo nello scaffale di un negozio; seguendo una logica ben precisa (ispirata alle tecniche di comunicazione, di marketing nonché di packaging) si dispongono sulle varie facce di una piccola scatola di cartone le informazioni necessarie a descrivere completamente il prodotto a un ipotetico compratore: dal nome al logo, dal claim alla vision fino ai requisiti e alle funzionalità di alto livello.
Dopo questo, i vari lavori sono stati presentati e, tramite una votazione, è stato scelto un vincitore: la scatola scelta è quella che poi ha dato spunto per il nome, il logo e grafica del prodotto reale.
Mentre i partecipanti hanno proseguito a lavorare al prodotto, i nostri grafici hanno ricevuto le foto delle scatole e si sono messi al lavoro con il loro programmi di grafica professionale. In poche ore era pronta la guideline in bella copia, che poi è stata montata sullo sviluppo di una scatola e mandata in tipografia
Grazie a un lavoro di gruppo, grazie ai grafici che hanno lavorato fino a tardi e la collaborazione della tipografia che si è dimostrata disponibile, la mattina successiva il packaging era stato realmente prodotto e confezionato:
Oltre ad aver permesso alle persone dei team di lavorare sul concetto di prodotto (e quindi per esempio definire requisiti e un set di funzionalità di alto livello) con il Product Box Game è stato possibile ottenere la linea grafica e il packaging del prodotto, che sono poi stati scelti dall’ufficio comunicazione dell’azienda.
Parallelamente al lavoro dei grafici i vari team di sono concentrati sulla definizione della visione di prodotto grazie a strumenti come l’Elevator Pitch.
Il lavoro della seconda giornata, grazie all’uso delle personas, dello story mapping, e a una sapiente conduzione dei facilitatori di Agile Reloaded si è concentrato sulla definizione delle funzionalità del prodotto finale.
La prima parte di questo lavoro si focalizza sulla selezione delle macro funzionalità (in gergo le epiche, cartellini azzurri) e le funzionalità medie (features, cartellini gialli): in una prima fase i gruppi si sono divisi il lavoro di analisi per poter completare prima possibile questa scomposizione.
Successivamente i gruppi hanno revisionato tutte le funzionalità identificate, da loro o dai colleghi: grazie a un sistema visivo (molto efficace) era possibile capire chi aveva analizzato le varie features:
Infine i gruppi hanno definito una qualche forma di priorità sulle funzioni da implementare tramite una specie di dot voting (qui mixato al 100$ Game)
Nell’arco di due giorni, un gruppo di persone composto da colleghi provenienti da mezzo mondo, sono riusciti a definire la natura e i contenuti di un nuovo prodotto che andrà presto in lavorazione. Nonostante il progetto si valuta essere piuttosto grande, grazie all’uso delle tecniche contenute in ARchetipo, si è potuto, nell’arco di sole due giornate, arrivare alla definizione della vision di prodotto nonché a una prima versione di alto livello del backlog del prodotto (prioritarizzato per valore con tanto di un macro-piano di rilascio).